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31/07/2025

Quattro passi in montagna - Estate 2025 - Rifugio Alpetto, Crissolo - Valle PO - Il racconto

di Marcolino

31 Luglio 2025

Il nostro allenamento continua, passo dopo passo, e oggi alziamo leggermente l'asticella con una nuova meta: il Rifugio Alpetto, un luogo ricco di storia a 2268 metri di altitudine.

Un rifugio storico a 2268 metri di altitudine, costruito con la pietra del luogo e adagiato su un piccolo pianoro, con accanto il Museo degli albori dell'alpinismo e affacciato su uno splendido lago: l'Alpetto si trova nel comune di Oncino, nella Valle Po piemontese, a circa 3 chilometri in linea d'aria dalla cima del Monviso.
[rif: da www.rifugioalpetto.it]

Si parte, come di consueto, da Crissolo il sentiero si inerpica deciso verso il Monte Tivoli e, una volta conquistata la cima, la camminata si addolcisce lungo l'ampia dorsale della Costa del Vallone.

Il percorso misura all'incirca 16 km tra andata e ritorno, con un dislivello vicino ai 1.000 metri: dai 1.300 m di Crissolo si sale progressivamente fino ai 2.250 m del Rifugio Alpetto.

Zaino in spalla, il viaggio ha inizio: sono le 8:50 e una nuova avventura ci attende.

Per la prima volta, il meteo non sembra dalla nostra parte: ora il cielo è ancora abbastanza limpido, ma le previsioni non promettono nulla di buono. La temperatura, invece, è insolitamente alta.

Iniziamo la salita verso il Monte Tivoli, primo checkpoint a quota 1800 m, immersi nell'ombra rinfrescante di un bosco di larici: una fortuna, viste le temperature odierne.

La salita ci regala splendidi panorami che, ogni volta che il bosco si dirada, si aprono improvvisamente davanti a noi.

Dopo poco più di un'ora di cammino e 500 metri di dislivello, raggiungiamo finalmente la nostra prima meta: il Monte Tivoli (o Bric Arpiol), a quota 1800 m, con la sua croce che domina dall'alto Crissolo e Ostana.

Facciamo una brevissima pausa, giusto il tempo per qualche foto, e riprendiamo la camminata verso il Rifugio Alpetto, lasciandoci alle spalle la Meire Arpiol e seguendo l'ampia dorsale della Costa del Vallone.

Raggiunti i 2000 m, il paesaggio comincia a cambiare: la vegetazione diminuisce, lasciando spazio a un terreno più roccioso, tipico della zona.

Compaiono le prime avvisaglie di nuvole basse, ma non ci scoraggiamo: ci attende un ultimo ostacolo, una bastionata rocciosa con una piccola cascata, da superare attraverso diversi tornanti.

Superata con un po' di fatica la salita, ci troviamo finalmente nell'altipiano pascolivo dell'Alpetto, immersi in uno scenario rilassante ed affascinante al tempo stesso.

Uno sguardo all'indietro, per cogliere tutta la distanza percorsa fin qui e la fatica già superata.

Ormai siamo vicini: il Rifugio Alpetto sorge su un piccolo poggio, che conquistiamo con una breve salita, dopo aver attraversato il Rio Alpetto su un delizioso ponticello di pietra.

Purtroppo le nuvole ci avvolgono quasi completamente, riducendo il panorama sulle vette del Monviso. La temperatura è scesa notevolmente: la felpa diventa d'obbligo.

Nonostante tutto, è affascinante trovarsi immersi tra le nuvole, in un paesaggio quasi fiabesco.

Ormai è passato mezzogiorno e siamo arrivati a destinazione: benvenuti al Rifugio Alpetto, a 2.250 m.

Siamo nel 1866 quando il Rifugio Alpetto diventa la prima struttura ricettiva del CAI e punto d'appoggio per l'ascesa al Monviso (3841 m). Rimasto in funzione fino al 1905, venne ristrutturato dall'associazione Amici della montagna di Oncino e trasformato in nuovo rifugio nel 1998
[rif: da www.rifugioalpetto.it]

Un po' di meritato riposo, per godersi finalmente la meta raggiunta.

uno sguardo al Lago di Alpetto, alle spalle del rifugio

e un saluto a San Chiaffredo, a cui è dedicata una piccola edicola votiva in pietra.

La devozione a San Chiaffredo è molto radicata in questa zona. Poco più in alto, infatti, si trova anche il Passo di San Chiaffredo, che collega la Valle Po e la Valle Varaita. La sua figura è venerata nel celebre santuario a Crissolo.

Dopo aver sbranato il nostro consueto panino, è arrivato il momento di tornare verso la base.

Le nuvole scendono ancora più in basso, e l'aria minaccia di trasformarsi in pioggia.

Per fortuna, la discesa procede senza alcun intoppo.

ed intorno alle 15:30 siamo a Crissolo

ricevendo una calorosa accoglienza

MISSIONE COMPIUTA!!!!

Un'escursione intensa e affascinante: unico rammarico, il meteo, che ci ha negato i panorami mozzafiato del Monviso.

Ma camminare avvolti dalle nuvole, immersi in un paesaggio sospeso e quasi irreale, è stata comunque un'esperienza indimenticabile.

Al seguente link potete trovare informazioni tecniche sulla camminata di oggi:

Apri attività sul sito Garmin

Qui potete trovare il Vlog della camminata

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